domenica 7 gennaio 2018

La fine del mio viaggio

Al termine di questa esperienza tanto interessante quanto sorprendente, devo ammettere che mai mi sarei aspettata di poter ampliare così tanto i miei orizzonti attraverso lo studio e la ricerca su un oggetto così comune, ed al quale siamo così abituati, quali i fuochi artificiali.

Abbiamo iniziato lentamente, cercando di comprendere innanzitutto l'etimologia del termine e come esso viene tradotto nelle varie lingue, per poi stilare una nuvola di parole con i termini ad esso relativi. Continuando nelle ricerche, ci siamo non solo soffermati nel trovare particolari articoli di giornale che evidenziassero la nostra "cosa artificiale" , ma abbiamo iniziato la sua descrizione attraverso gli elementi ed i materiali costituenti i fuochi artificiali, le loro forme, i loro numeri, le statistiche ed i grafici. Parallelamente a questa sorta di descrizione scientifica, si è approfondita la funzione dell'arte pirotecnica, rifacendosi alla storia, alle varie narrazioni e leggende nate intorno ad essa e ad i suoi protagonisti

Ampliando il nostro raggio d'azione, abbiamo cercato e trovato riferimenti a tale entità nelle varie arti: in letteratura, in musicanel cinema e perfino nei fumetti dove i fuochi artificiali vengono utilizzati, soprattutto a livello metaforico, per rappresentare un cambiamento, una svolta.

Essendo una cosa artificiale, abbiamo ricercato le specifiche ed i brevetti che ne hanno permesso la nascita e ne continuano a permettere l'innovazione, anche grazie alle varie tecnologie e scienze adottate dalle industrie del settore, il cui scopo principale è, naturalmente, sempre quello di ridurre i rischi. Inoltre sono stati analizzati i luoghi più rappresentativi dei fuochi artificiali ed i loro utilizzatori.

Infine, dopo aver trovato le metaforei simboli ed i modelli utilizzati nel campo pirotecnico, abbiamo deciso di stilare un glossario trilingue, che racchiudesse i principali termini tecnici utilizzati nel settore, ed un abbecedario interdisciplinare con rappresentazione, dove invece ci si è rifatti alla versatilità dei fuochi artificiali nei vari contesti, siano essi sociali, tecnici o artistici.

Sorprendentemente, leggendo il libro di testo "La vita istruzioni per l'uso",  ho trovato un riferimento con il quale ho preferito chiudere il mio excursus, dopo un riferimento doveroso al Capodanno 2018.


Credo che, il messaggio principale di questo corso e di questo blog, sia quello di insegnarci a trovare la storia di ciò che ci circonda, a chiederci perché le cose vengono fatte in un modo piuttosto che in un altro e a farci domande su ciò in cui ci imbattiamo camminando, guardando o leggendo. Ogni cosa ha un segreto nascosto, ha una storia sorprendente, ha un'origine particolare che vale la pena di scoprire, perciò non mi resta che ringraziare chi mi ha aiutato e seguito durante questi mesi e concludere con un arrivederci ed al prossimo viaggio! 

Leggendo "La vita istruzioni per l'uso"...

Nelle ultime pagine del libro "La vita istruzioni per l'uso" di Georges Perec , precisamente del 89° capitolo, viene fatto un riferimento ad un certo Ruggieri, descritto come un produttore di un particolare tipo di fiamma artificiale (completamente innocua) utilizzata negli spettacoli circensi.

Sarà forse un discendente della famosa famiglia di artificieri già citata qui?

Vengono di seguito riportate le righe del libro:

"[...] le cinque ragazze ebbero dimostrato in tribunale che usavano una fiamma artificiale assolutamente innocua, venduta da Ruggieri con il nome di “marmellata” e destinata proprio agli artisti del circo e ai cascatori del cinema. [...]"

Capodanno 2018

In tutto il mondo, l'inizio del nuovo anno è stato festeggiato, come sempre, con particolarissimi spettacoli pirotecnici. Un articolo su la Repubblica dice infatti:

"I fuochi d'artificio nella baia di Auckland, in Nuova Zelanda, la prima grande metropoli a dare il benvenuto al nuovo anno, 12 ore prima rispetto a Roma. A seguire Sydney dove, come da tradizione, c'è stato un grande spettacolo pirotecnico nella baia dell'Opera House. Poi le grandi città asiatiche, da Seul a Pechino, da Tokyo a Hong Kong.[...]"

Guarda lo spettacolo di Seul

Guarda lo spettacolo di Hong Kong


mercoledì 20 dicembre 2017

L' Abbecedario e la sua Rappresentazione

A come Arte


B come Botto




C come Capodanno Cinese


D come Detonazione


E come Esplosione


F come Festa


G come Guerra


H come Height


I come Incendio


L come Li Tian


M come Mortaio


N come Notte


O come Ombre


P come Polvere da sparo


Q come Quimicas


R come Ruggieri (fratelli artificieri)


S come Stelle


T come Traiettoria


U come Usanza


V come Ventaglio (forma di un tipo di fuochi artificiali)


Z come Zolfo


martedì 19 dicembre 2017

Le Metafore

Nonostante l'uomo sia sempre in cerca dell'innovazione, nel momento in cui si cimenta nella "creazione" tenta sempre di rifarsi a qualcosa che già conosce, qualcosa che sa come utilizzare e che gli dà senso di familiarità: un elemento, un colore, una forma. Proprio quest'ultima è ciò che maggiormente caratterizza i fuochi artificiali! Dopo il boato provocato dall'esplosione, nessuno si aspetterebbe di vedere quei magnifici rosoni colorati che illuminano gli occhi, ma perché la loro forma non ci sorprende? Perché ci sembra così "naturale"?
La prima associazione che arriva è sicuramente quella ad un girasole: lo stello è assimilato al "piccola luce" che viaggia verso il cielo, dove finalmente è pronta all'esplosione centrale, parte che richiama l'infiorescenza,  seguita dalla diffusione a raggiera, ovvero i petali. Tuttavia i girasoli sono monocolore, mentre i fuochi artificiali sono un trionfo di colori, da questa considerazione deriva  la seconda possibile similitudine: un acchiappasogni.
 Con i loro fitti intrecci, che fungono da corde della circonferenza e che richiamano a loro volta la tela di un ragno, questi piccoli oggettini originari del Nord America fanno ormai parte della nostra cultura,  tanto da poter essere rivisti nei vari spettacoli pirotecnici; infatti anche le piume che, di solito, vi vengono accorpate potrebbero essere i vari raggi, che scendono verso in basso consumandosi dopo aver illuminato la serata.
Ma forse, la più semplice e naturale associazione che arriva è quella all'occhio umano: l'iride,  la pupilla e la piccola aureola che qualche volta la contorna, sono la più fedele imitazione dei fuochi artificiali, che presentano diverse colorazioni in base ai vari casi proprio come gli occhi umani, e che risaltano sulla pelle uniforme e levigata del cielo blu notte.



I Brevetti




Sono diversi i brevetti relativi ai fuochi artificiali, tra i quali ricordiamo:

-  US1922081  sui fuochi d'artificio  (vedi pdf)

-  US2006271  sull'esposizione pirotecnica  (vedi pdf)

-  US2311721  sull'assemblaggio esplosivo  (vedi pdf)

-  US4697518  sui fuochi d'artificio modellati  (vedi pdf)


CLICCA QUI  per conoscere tutti i brevetti relativi ai fuochi artificiali


I Modelli

Essendo ormai utilizzati nelle più varie e particolari occasioni, molto spesso si perde il messaggio intrinseco che i fuochi artificiali racchiudono nella loro esplosione di colori. L'arte pirotecnica infatti, oltre ad essere utilizzata per festeggiare compleanni e feste nazionali,visto il modello di bellezza e vivacità che impersona, viene usata anche in occasione di eventi particolarmente importanti con lo scopo di perseguire un ideale, un modello, così grande da non poter essere espresso in altro modo.

Esempio di questi spettacoli simbolici è riscontrabile innanzitutto nelle cerimonie che accompagnano le Olimpiadi, dove si persegue il modello di forza, sia fisica che mentale, che caratterizza i partecipanti; non dimentichiamo che è la fiamma olimpica uno dei simboli principali dei Giochi.

Possiamo trovare un utilizzo altrettanto particolare nel caso dei fuochi artificiali che accompagnano il logo Walt Disney all'inizio di ogni cartone animato, infatti, in questo caso, vengono usati come modello di magia: solo l'arte pirotecnica può eguagliare la spettacolarità di tali film d'animazione.