Data la loro capacità di "lasciare a bocca aperta" appare inevitabile come i fuochi
artificiali siano legati a una serie di narrazioni e leggende.
Alcune di queste riguardano proprio la loro invenzione: si
narra infatti che un gruppo di alchimisti cinesi stesse lavorando alla formula
di un elisir di lunga vita, quando una particolare mistura di sostanze chimiche
portò invece a botti e scoppi, segnando la nascita della polvere da sparo.
Un’altra tradizionale leggenda cinese invece racconta di come un cuoco abbia
accidentalmente versato un certo tipo di sale su un fuoco, creando un
interessante miscuglio di fiamme e colori.
Il personaggio più famoso legato agli effetti pirotecnici è
però Wan Hu, un leggendario inventore cinese che per primo tentò di sollevarsi
da terra usando dei razzi. Si racconta che Wan-Hu, vissuto in Cina intorno
all’anno 1500, osservando una notte la luna, decise di volerla raggiungere e
costruì una sedia con intorno 47 razzi a polvere pirica. Dopo l’accensione dei
razzi ci fu una tonante esplosione, ma dell’inventore non fu più ritrovata
alcuna traccia. Ciononostante, Wan-Hu è a tutt’oggi considerato il pioniere
dell’aviazione ed a lui è stato intitolato anche un cratere lunare, in omaggio
al suo sogno mai raggiunto.
Spostandoci verso occidente, un’ultima storia che merita di
essere riportata è quella che c’è dietro la “Guy Fawkes Night” o “Bonfire
Night”, celebrata il 5 novembre nel Regno Unito. In questa notte viene
commemorato infatti il fallimento della congiura delle polveri contro il Re Giacomo I d'Inghilterra nel 1605: un gruppo di cattolici inglesi, capeggiato da
Guy Fawkes, aveva pianificato di far esplodere la Camera dei Lord servendosi di
36 barili di polvere da sparo, che vennero sequestrati non appena la congiura
fu sventata. Ogni anno, da allora, gli inglesi celebrano questi avvenimenti
facendo bruciare in un falò un fantoccio rappresentante Guy Fawkes e facendo
esplodere nel cielo una grande quantità di fuochi artificiali, in memoria di
quelli che non esplosero nel 1605.
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